Turismo e territorio, mi capita spesso di riflettere sul turismo e sull’impatto che questo produce sul territorio e sull’ambiente, ma spesso capovolgo le carte in tavola e penso anche all’impatto che il territorio, l’ambiente e la natura hanno nello sviluppo del turismo.
Di seguito una piccola e personale meditazione sull’argomento che non pretende di dare delle risposte universali ma semplicemente il mio punto di vista.
Prefazione:
nella società odierna è ormai riconosciuta l’importanza che il territorio (inteso come ambiente, natura e in generale tutto l’ecosistema che ci ospita) ha nella qualità di vita di tutti noi.
Montagne, laghi, mare e foreste sono considerate come dei polmoni verdi da cui attingere salute e benessere fisico/mentale.
Anzi la concezione odierna del termine ambiente si spinge, anche se in maniera superficiale, un po’ oltre alla definizione di polmone verde e arriva a percepire il territorio integro come un luogo in cui andare per praticare sport, rilassarsi e avere un contatto con la natura.
In pratica quando parliamo di territorio risulta facile percepire lo stretto legame che esiste tra lo stesso ed il turismo.
Con il termine turismo oggi definiamo tutto ciò che è collegato con le attività ricreative, con il viaggiare ed il visitare luoghi più o meno lontani da casa nostra.
In questo post viene escluso il turismo verso le città e altri luoghi urbanizzati.
In un epoca dove milioni di persone vivono raggruppate in più o meno grandi centri urbani, è logico che quando si viaggia ci si reca in zone dove la natura è una delle componenti principali.
Turismo e territorio:
ho usato questa formula per indicare in maniera più o meno positiva l’impatto che il turismo ha nei confronti del territorio e degli ambienti naturali, riflettendo allo stesso tempo sull’importanza e sul ruolo che riveste un territorio salvaguardato come mezzo per la promozione del turismo.
Pensieri e meditazioni:
in pratica risulta chiaro che in termini economici la formula turismo e territorio risulta essere la chiave vincente per qualsiasi luogo che voglia attirare turisti.
Sentieri segnalati, cartelli indicatori, percorsi benessere e culturali, mantenimento degli edifici storici, ecc… sono intesi come cura del territorio e sono visti dal turismo come una forma di “facilitazione locale” alla fruizione della natura e della cultura del luogo.
Funziona?
Si funziona e gli esempi in Italia sono moltissimi.
Piccoli borghi rinati e con un’alta importanza turistica sono ormai la norma grazie a politiche ambientali e turistiche delle amministrazioni comunali che hanno investito in questa direzione.
Ma come sempre esiste anche un altro lato della medaglia.
Infatti anche se la formula turismo e territorio funziona benissimo dal punto di vista economico, lo stesso non si può dire dal punto di vista ambientale.
Per esempio, maggior turismo significa infatti anche maggiore numero di automobili in circolazione con il conseguente aumento dell’inquinamento atmosferico. Un numero elevato di turisti nei boschi e sulle montagne significa anche la scomparsa o l’allontanamento di molti animali selvatici e l’erosione dei sentieri (vedi l’esempio della Yosemite Valley in California dove lunghi tratti di sentieri sono stati asfaltati per fermare i processi di erosione).
Turismo e territorio della Costiera dei Cech:
la Costiera dei Cech si può tranquillamente considerare come un territorio non ancora intaccato dal turismo sia nella sua formula positiva ed economica, sia nella sua forma negativa (turismo di massa).
Grandi aree boschive che una volta venivano utilizzate per il taglio degli alberi oppure prati che venivano falciati da secoli per ricavarne foraggio, sono molto spesso tornati ad uno stato primordiale dove la sola mano che modella il tutto è quella della natura.
Il risultato di quanto riassunto in maniera semplicistica qui sopra, è quello di un ambiente naturale sano, primitivo e non addomesticato e perciò non conforme agli standard turistici attuali.
Il turismo esiste naturalmente e anche l’offerta turistica è incrementata negli ultimi anni.
Pensieri personali:
lo ammetto sono combattuta!
Da un lato ogni operatore turistico, quale sono, vorrebbe un territorio curato e tanti turisti. Ma il mio lato ambientalista vorrebbe che tutto rimanesse così!
Scelsi la Costiera dai Cech per aprire il mio b&b proprio perchè il territorio si presentava selvaggio e nel tempo ho ospitato turisti da mezzo mondo che sceglievano questo luogo proprio perchè non ancora contaminato dal turismo di massa.
Sento spesso dire che i boschi da queste parti sono poco curati e disordinati.
È un punto di vista umano, in verità i boschi della Costiera dei Cech sono allo stato naturale e ricchi di animali selvatici.
Nel mio profondo amo cercare il sentiero nel bosco e dover scavalcare un albero caduto 3 anni prima e mai rimosso. Considero questo, al contrario di molti lo so, la vera integrità ambientale di un territorio e arrivo a considerare che l’unico vero aiuto che possiamo dare al territorio, alla natura e alle montagne è quello di mettere meno mano possibile a questa enorme ricchezza ambientale.
Ed il turismo?
La conservazione di un territorio allo stato naturale sarà di per sè motivo d’interesse per milioni di persone.
Conclusione:
il problema turismo e territorio esiste e sempre più persone cominciano a considerare gli ambienti naturali come un qualcosa da salvaguardare anche dalla fruizione turistica. Qualsiasi attività svolta in mezzo alla natura anche se per noi ha un influenza positiva, molto spesso ha un impatto negativo dal punto di vista ambientale.
La soluzione è come sempre quella che media tra le due cose, ovvero tra economia e ambiente:
Ampi spazi ampiamente tutelati e piccoli spazi fruibili turisticamente.
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